Sandro Giacobbe difende la Nazionale Cantanti dopo il caso Leone

sandro giacobbe

Sandro Giacobbe, storico fondatore della Nazionale Cantanti, insieme a Morandi, Mogol, Pupo, Tozzi e tanti altri, ha rilasciato un’intervista.

Il cantante settantunenne, che recentemente ha pubblicato il singolo Il nostro tempo lasciandosi ispirare dalla voglia di ricominciare dopo la pandemia, è intervenuto per difendere la sua squadra dal caso di Aurora Leone.

La componente del gruppo comico The Jackal ha sostenuto di essersi vista allontanare dal tavolo della Nazionale durante la cena che anticipava la tradizionale Partita del Cuore, in quanto donna. Un’accusa, questa, appoggiata dal collega della Leone, Ciro Priello, ma respinta con fermezza dal dirigente Gianluca Pecchini.

Ora, a esprimere solidarietà verso il proprio gruppo e lo stesso Pecchini è proprio Sandro Giacobbe, che definisce incredibili e ingiuste le illazioni della youtuber. Soprattutto, in virtù dell’impegno che la Nazionale ha sempre messo non solo nella beneficenza, ma anche nel coinvolgere le donne nei suoi progetti.

INTERVISTA A SANDRO GIACOBBE
Per il cantante genovese tutto sarebbe nato da un fraintendimento:

“C’è stato un fraintendimento totale, perché non sapevamo chi fosse questa donna. Il comportamento della signora Leone non ha alcun senso. Sia io sia Pecchini non riusciamo a darci una spiegazione, anche perché la versione dei The Jackal non è assolutamente veritiera”.

E non lo sarebbe perché:

“La signora Leone e Ciro Priello si sono accomodati al tavolo della Nazionale Cantanti senza tener conto che non fosse quello il loro posto assegnato. Notando la cosa, due volontari addetti alla sistemazione degli ospiti li hanno invitati gentilmente a cambiare posto e a recarsi al tavolo accanto”.

Per Sandro Giacobbe, Aurora Leone e Ciro Priello avrebbero accettato di spostarsi da un tavolo all’altro, innescando il putiferio che tutti conosciamo soltanto una volta terminato l’evento.

“La Leone e Priello hanno cambiato posto e hanno cenato come tutti gli altri. Non comprendiamo – parlo anche a nome di Pecchini – come a queste persone sia venuto in mente di far scoppiare un caso mediatico subito dopo. Sinceramente, in quarant’anni di lavoro con la Partita del Cuore, con tutto quello che noi artisti abbiamo fatto per la ricerca sul cancro, non tollero un atteggiamento simile. I The Jackal non sanno nulla di noi, non conoscono l’impegno che abbiano messo fino a oggi e dovrebbero informarsi meglio prima di parlare”.

“CACCIATA PERCHÉ DONNA? UNA BUFALA”
Sandro Giacobbe respinge categoricamente come fake news anche la presunta aggravante secondo cui Aurora Leone si sarebbe dovuta alzare dal tavolo dei cantanti “in quanto donna”.

“Questa è un’altra bufala. Sono anni che le donne, anche molto famose, partecipano a questo evento. Ci sono state attrici, cantanti, calciatrici. Non c’è mai stato sessismo e mai ci sarà”.

Nel cercare di darsi una spiegazione plausibile sul perché i The Jackal abbiano fatto di un misunderstanding un vero caso mediatico, il cantante non nasconde una certa malizia:

“Penso in malafede, per ottenere qualche consenso in più da parte dei loro seguaci? Mi dà fastidio anche pensarlo, perché questi atteggiamenti mi fanno senso. Mi sa di costruito a tavolino per creare disagio… La nostra Fondazione è al di sopra di ogni altra cosa. Il male che stanno facendo a questa partita è intollerabile. Se solo vedessero la sofferenza di tutti i bambini malati negli ospedali sono certo che non direbbero più mezza parola. Esorto questi signori a prendersi le proprie responsabilità, ora più che mai”.

E le loro responsabilità dovranno effettivamente prendersele, se come rivelato a Tpi l’ex dirigente Pecchini agirà legalmente contro la Leone e Priello.

Sandro Giacobbe difende la Nazionale Cantanti dopo il caso Leoneultima modifica: 2021-06-04T14:04:58+02:00da save1098
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