Trent’anni senza Freddie Mercury: il ritratto di un mito

Freddie Mercury

Il 24 novembre 1991 moriva il frontman dei Queen. Da “Under Pressure” a “We Will Rock You”, la lista dei capolavori è infinita. Oggi ricorre il 30° anniversario della morte di un mito. Il 24 novembre 1991 ci lasciava Freddie Mercury, il grande frontman dei Queen, stroncato a soli 45 anni dall’Aids nella sua residenza londinese.

Come in tanti ricordano ormai grazie al film ‘Bohemian Rhapsody’, si chiamava Farrokh Bulsara, era nato a Zanzibar e aveva ascendenze parsi e indiane. Con la sua band, insieme a Brian May, John Deacon e Roger Taylor aveva trovato la sintesi della sua personalità di rocker innamorato della lirica ma che, cresciuto negli anni ’60 e formatosi nei ’70, amava Jimi Hendrix, Elvis Presley, Led Zeppelin, Black Sabbath, Liza Minnelli, David Bowie, il glam rock di Marc Bolan e tanto altro.

Un cultore dell’iperbole, dotato di un provocatorio sense of humour, che continua a essere venerato da un pubblico trasversale e che ha lasciato alle spalle un’impressionante serie di hit, da “We Are The Champions” a “Radio Ga Ga”, da “Love of My Life” a “Under Pressure”, da “Somebody To Love” a “Love of My Life”, “Crazy Little Thing Called Love”, “WeWill Rock You” per citare solo qualche titolo.

È stato un uomo tormentato e insicuro nonostante l’ego smisurato: ha tentato anche la strada solista e ha fallito clamorosamente, perché lontano dai Queen non è riuscito a ritrovare la magia. Ha condotto una vita spericolata e piena di eccessi ma senza mai rendere pubblica la sua verità di uomo. Dopo la sua morte, John Deacon ha deciso di abbandonare le scene: sono Brian May e Roger Taylor a tenere in piedi la ditta e il mito, con le tournée, il musical (un altro clamoroso successo), la produzione del film. Freddie Mercury è stato semplicemente inimitabile.

Trent’anni senza Freddie Mercury: il ritratto di un mitoultima modifica: 2021-11-24T14:29:38+01:00da save1098
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