Flavio Insinna presenterà Boss in incognito

«Da Costantino Della Gherardesca a Flavio Insinna di Piazza Tuscolo a Roma»: il conduttore di Affari Tuoi scherza sul passaggio di testimone per la terza stagione di Boss in incognito, da lunedì su Rai Due alle 21.15. La formula dello show resta invariata: in ogni puntata un imprenditore va sotto copertura tra i suoi dipendenti per scoprire come funziona la propria azienda, lavorando fianco a fianco con gli operai.
Ha intenzione di tradire i suoi pacchi?
«Certo che no, è come quando incontri la donna della tua vita, l’unica in grado di tirare fuori il meglio di te. Ecco, a me Affari tuoi fa quest’effetto. Non punto all’ubiquità, niente sovrapposizioni e zero ansia. Alcuni attori si sentono geni incompresi, a volte sono solo idioti capiti e mi dispiace per loro».  Lei, invece, come si vede?
«Come un conducente, e non sono perché dai tempi del militare ho la patente C, un narratore. I conduttori sono altri, Pippo Baudo e Carlo Conti, ma non lo dico per finta modestia».  Quale sarà la sfida di questa conduzione?
«Mi ricorda la scena di Enrico V in cui il sovrano va in incognito nell’accampamento per sentire l’umore dei soldati, che per fortuna poi saranno motivati e vinceranno. Per me è una grandissima emozione perché il capitale umano sono le persone e io cerco di maneggiarle con estrema cura e rispetto».  E il futuro cosa le riserva? Già si parla di una nuova stagione di “Boss in incognito”…
«Decide la Rai, io sono un soldato nel Dna, non un generale. Tra un pacco e l’altro sto girando Boss in incognito mentre il film tv La classe degli asini è al montaggio. Ambientato negli anni Settanta e tratto da una storia vera, racconta di una professoressa interpretata da Vanessa Incontrada che si batte per i diritti dei bambini disabili. A prescindere dal mezzo, insomma, resto un narratore e un intrattenitore».